Si sa, in fatto di cucina i francesi non sono secondi a nessuno, compresa la capacità di sperimentare e innovare, essenziale per mantenere viva una tradizione culinaria.
Per uno chef e il suo ristorante, la qualità dei piatti non è l’unica cosa che conta, bisogna saper promuovere l’attività, raccontare la passione per il proprio lavoro, inserirla in una narrazione onesta e affascinante per far conoscere la propria storia, creare un senso di familiarità e saper ispirare.
Yorann Vandriessche, un grande cuoco della riviera francese, tutto questo lo sa bene.
Partito nel 1998 a Gruson (Lille), nel grande Nord francese, con l’osteria La Taverne de l’Arbre, si è fatto le ossa cucinando piatti della tradizione locale per poi ampliare l’offerta gastronomica trasformando l’osteria in un ristorante con proposte culinarie più sofisticate: il Restaurant l’Arbre.
Negli anni, con l’aiuto della moglie Bénédicte, il ristorante si è fatto un nome caratterizzandosi per l’uso di prodotti di stagione e una cucina dai sapori veri, senza artifici o fronzoli, in continuità con il passato, ma aperta al nuovo e alle sperimentazioni.
Un lento percorso dalla cucina regionale alla gastronomia di alto livello, che ha trascinato con sé gli antichi clienti, conquistandosi l’apprezzamento di nuovi e il riconoscimento, nel marzo del 2010, di un Bib gourmand nella Guida Michelin.
Nel 2012 arriva anche la prima stella Michelin e da quel momento, chiaramente, la notorietà del ristorante fa un ulteriore balzo. A questo punto Yorann potrebbe sedersi sugli allori e invece no, in cerca di nuove sfide, vende il ristorante e si prende un periodo di vacanza che trascorre con la moglie alla ricerca di un nuovo luogo dove stabilirsi per far ripartire l’avventura.
Siamo nel maggio del 2018 e durante una passeggiata a Le Lavandou, nel sud-est francese (dipartimento del Varo), l’affiatata coppia di ristoratori identifica lo spot dove far sorgere, da zero, il nuovo ristorante, che chiameranno: l’Arbre au Soleil.
Affacciato sul Porto di Lavandou, con una splendida vista, il nuovo ristorante di Yorann offre una cucina a base di pesce e un’eccezionale viaggio tra i sapori della tradizione mediterranea.
La stella Michelin è sufficiente a richiamare, con il passa-parola, la curiosità di viaggiatori e buongustai locali. Il ristorante è subito un successo, ma Yorann non è solo uno chef stellato, è anche un imprenditore e si rende conto che la sua arte, così come la sua notorietà, meritano un’orizzonte più ampio.
Così nasce il progetto StreetArBre, basato sull’acquisto di due food truck e la volontà di cogliere tutte le opportunità che offre la cucina di strada e la possibilità di muoversi sul territorio.
Food truck di alta gamma e alta cucina in movimento
Come in tutta Europa, anche in Francia lo street food è un settore in grande ascesa per le tante opportunità di business che offre e i vantaggi che assicura.
I food truck, infatti, permettono di raggiungere un grande pubblico di potenziali clienti, in innumerevoli contesti, generando alti volumi di vendita e un immediato ritorno d’immagine.
Non solo, grazie alla loro mobilità, i food truck permettono di raggiungere luoghi remoti e piccoli paesi che difficilmente avrebbero accesso a proposte di questo tipo, realtà dove l’arrivo di un food truck di alto livello è salutato con entusiasmo e grande curiosità.
Yorann Vandriessche, ha scelto di acquistare due food truck molto diversi, per certi versi complementari, con l’intenzione di sfruttarne al massimo le qualità per portare la sua cucina a una platea più ampia, pubblicizzando allo stesso tempo il suo ristorante.
Così oggi, un bellissimo NV Food Truck e una favolosa Ape V-Curve dallo stile vintage, costituiscono le propaggini mobili dell’attività culinaria di Yorann in versione street food di prossimità.
Specializzati in gastronomia nomade ed eventi in villa, i due food truck propongono le ricette d’autore dello chef stellato in vendita da asporto e un servizio catering di alto profilo qualitativo. Per gli abitanti dell’area si tratta di un servizio di prossimità: etoile street food.
Visitando il bellissimo borgo medievale di Bormes Les Mimosas è possibile incontrarli e apprezzarne il design ancor prima che i prodotti.
É quasi superfluo dire che i tanti turisti che si aggirano per la cittadina, per mezzo dei veicoli, giungono a conoscere il ristorante generando un circolo promozionale virtuoso.
Lo chiamano street marketing o marketing non-convenzionale, ma in fondo la strategia di Yorann è solo un uso intelligente della comunicazione e una forma moderna di far conoscere la propria arte culinaria. Chiamatela, se volete, StreetArbre.