Negli ultimi anni il fenomeno dello street food ha avuto un importante e rapido sviluppo. Come spesso accade ai mercati che vedono ruotare attorno a sé grande attenzione e interesse, si pensi al boom dei festival street food, in poco tempo anche il settore dei food truck ha registrato l’ingresso di un gran numero di aziende, investitori e professionisti, spesso non del settore.
Ogni food truck destinato alla somministrazione o vendita di alimenti deve essere conforme ai requisiti igienico-sanitari stabiliti dal Regolamento (CE) 852/2004 e, in Italia, l’inizio dell’attività va comunicato mediante SCIA sanitaria al SUAP del Comune competente.
Questa Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) costituisce un’autodichiarazione obbligatoria del titolare, con la quale si attesta che il food truck rispetta i requisiti igienico-sanitari previsti e che sarà applicato un piano di autocontrollo basato sul sistema HACCP.
Attenzione: la SCIA non sostituisce l’adeguatezza strutturale del mezzo. Un food truck non realizzato secondo normativa non può essere legalmente utilizzato per trattare alimenti, anche se la SCIA è stata presentata.
Molti operatori, per inesperienza o sottovalutazione, procedono autonomamente alla realizzazione del mezzo senza affidarsi a un costruttore qualificato, compilando la SCIA in buona fede. Tuttavia, presentare una SCIA su un mezzo non conforme è una pratica rischiosa sia dal punto di vista sanitario che legale: in caso di controlli, l’ASL può ordinare l’interruzione dell’attività e persino il sequestro del veicolo.
È quindi fondamentale che il mezzo sia realizzato nel rispetto delle normative tecniche e igienico-sanitarie, che prevedono specifici requisiti per superfici, materiali, impianti (idraulico, elettrico, di refrigerazione, aspirazione), disposizione interna e abitabilità minima.
Solo un costruttore specializzato è in grado di progettare e realizzare un food truck che soddisfi tutti questi requisiti, agevolando così l’ottenimento delle autorizzazioni e garantendo sicurezza alimentare e conformità normativa.
Di seguito, a modo di esempio, alcuni requisiti fondamentali per poter somministrare e cucinare alimenti e bevande, requisiti conosciuti e rispettati da un allestitore affidabile. Sono riportati nell’ordinanza del 3 aprile 2002 del Ministero della Salute (www.salute.gov.it):
- Il dover lavorare all’interno della struttura e non a terra (s’intende a terra quando l’operatore fisicamente lavora intorno all’allestimento stando con i piedi sul suolo stradale)
- Avere internamente un’altezza minima di 2 metri pavimento soffitto
- Avere un’apertura verso l’alto dell’anta che da riparo al banco di servizio lato cliente
Questi son solo alcuni dei requisiti necessari per poter avere un food truck a norma e dunque esente da ogni possibile contestazione; gli stessi sono anche garanzia per il consumatore di poter mangiare cibo preparato con uno strumento idoneo e sicuro.
In sintesi, l’omologazione del food truck è ottenuta direttamente dal costruttore, ma l’omologazione non include la certificazione sanitaria, che invece avviene per autocertificazione, fidandosi della regolarità dell’allestimento del costruttore.
Ciò, ovviamente, pone l’accento sull’affidabilità dell’azienda costruttrice, che dev’essere ricavata dai suoi trascorsi e la sua fama.